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Archivio per la categoria ‘Usticese’

Sicilia in cucina - La “muddica atturrata”

9 maggio 2009

Quante volte vi è capitato di imbattervi in ricette siciliane che consigliano di far angranciare bene cipudda e accia nella pignata o nel teano prima di… oppure di spolverare abbondantemente con muddica atturrata il piatto prima di servire…
Non tutti però hanno una adeguata competenza linguistica per decifrare tutti i vocaboli (a volte veri e propri idiomi) e finiscono col rinunciare al piatto o -peggio- interpretano a modo loro ottenendo risultati catastrofici.
Vediamo di aiutare allora i più GNoranti fornendo via via traduzioni e approfondimenti su alcuni dei termini più frequenti.
Oggi parliamo della muddica atturrata.
Prima di tutto cominciamo col dire che la muddica NON è la mollica del pane bensì il pane grattugiato. No, non sto scherzando, non avete idea di quanta gente abbia spezzettato della mollica di pane fresco sulla pasta con le sarde…. Premesso questo, la muddica atturrata NON è nemmeno il pan grattato tostato (come molti autorevoli libri di cucina affermano) o perlomeno non è solo quello.
Vediamo il procedimento:
Mettete della muddica in una padella e fatela tostare a fuoco moderato (non alto, deve aver modo di eliminare tutta l’umidità presente) fino a che non assume un colore simile a quello dei dadi da brodo. A questo punto unite un filo di olio extravergine rimestando per bene fino al suo completo ed uniforme assorbimento e spegnete il fuoco. FATTO!
Le variazioni sul tema sono molteplici: c’è chi scioglie nell’olio una sarda salata prima di unirlo alla muddica o mette un pizzico di pecorino piccante grattugiato alla fine, ma pare che la ricetta originale prevedesse l’aggiunta di un mezzo cucchiaino di zucchero durante la cottura per favorirne la cristallizzazione.
La preparazione come vedete è molto semplice, ma se non l’avete mai fatto, vi consiglio di fare attenzione le prime volte onde evitare che la muddica si bruci o che si inzuppi di olio.

Claudione Info Utili, Ricette, Ustica e dintorni, Usticese , ,

Il Capitano delle Tre Isole

6 maggio 2009

Vincenzo Di Bartolo, nacque ad Ustica il 07 maggio 1802.

Capitano di Marina Mercantile, primo fra Siciliani a percorrere ben sei volte con fragili Vele l’oceano Indo-Cinese.
A sventolare la bandiera delle Due Sicilie nei più remoti lidi delle Indie Orientali.

L’11 gennaio 1840 fu insignito dal Re Ferdinando II dei titoli e dei privilegi di Alfiere di Vascello della Real Marina e della Medaglio d’oro al Merito Civile.

Il primo viaggio del Cap. Vincenzo Di Bartolo verso le Indie Orientali, con destinazione Sumatra, avvenne nell’ottobre 1838.

Difatti egli salpa dal porto di Palermo il 28 ottobre 1838 col brigantino Elisa, e con 12 uomini per equipaggio; tra questi figura un marinaio usticese, tale Felice Di Simone.

Dopo 4000 miglia di navigazione, 91 giorni dalla partenza da Palermo, arriva nel porto di Boston (USA) il 27 gennaio 1839, questa fu l’unica tappa prima di raggiungere l’Isola di Sumatra; lasciò Boston l’1 marzo 1839.

Il Cap. Vincenzo Di Bartolo, primo navigatore siciliano, arriva a Pulo Riha (Isola di Sumatra),
l’1 luglio 1839.

Rientrò a Palermo, dopo un viaggio durato 14 mesi, il 14 dicembre 1839.

Alcuni numeri per far capire quanto importante e prestigiosa fu l’impresa compiuta dal “nostro Capitano”, nel 1838, anno in cui il Cap. Vincenzo Di Bartolo salpò da Palermo con destinazione Sumatra, le rotte dei velieri siciliani s’erano svolte per la massima parte (427) nel Mediterraneo e nel Mar Nero, poche nell’Atlantico costiero ed annessi mari (20 in tutto), pochissime infine erano state tracciate verso le Americhe (8).

S’era dunque formato un primato, anche più ampio di ciò che parrebbe, giacchè nessun veliero italiano era andato così lontano quanto l’Elisa, e perciò, fra tutte le marinerie della penisola, era stata quella del Regno delle Due Sicilie che s’era posta al pari di quelle estere, ben più celebri e dotate.

Il Capitano Vincenzo Di Bartolo è sepolto nella stessa Ustica, in una tomba pregiata da un marmo ove sono disegnata le tre isole per le quali si significò la sua vita di capitano : quella di nascita e di morte, ovviamente; quella di maturazione; quella che gli dette la fama.

Fonte: Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica - Lettera 2 settembre 1999

Jos Zagame Parlano di Ustica, Usticese , ,

Furino, Usticese, vecchia bandiera della Juve

2 maggio 2009

Da Ustica alla Juventus…

… Beppe Furino restò a Ustica quasi un anno, prima di tornare ad Avellino, trasferirsi a otto anni a Napoli e quindi definitivamente, a undici anni, a Torino. Dove intraprese quella carriera agonistica che lo ha reso uno dei pilastri della storia della Juventus e a indossare tre volte (”quando c’era da togliere le castagne dal fuoco”) la maglia della Nazionale.

Ma fino all’età di ventisei-ventisette anni l’isola è rimasta la sede puntuale e irrinunciabile delle sue vacanze: lunghissime inizialmente, più limitate quando irruppero gli impegni del suo lavoro di calciatore professionista.

Segue»

Fonte: L’Isola

Fonte: www.lisolaweb.com

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Fonte: www.lisolaweb.com

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Max Usticese , ,

Il giornalista Foresta Martin “battezza” un piccolo pianeta

1 maggio 2009

Articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia del 27 luglio 2007.

Il giornalista Foresta Martin “battezza” un piccolo pianeta

Milano. Un pianetino del diametro di circa 10 chilometri, che orbita attorno al Sole nello spazio fra Marte e Giove, è stato battezzato col nome del giornalista Franco Foresta Martin, in omaggio al suo impegno come scrittore e divulgatore delle Scienze. lo ha deciso l’International Astronomical Union (IAU), l’organizzazione mondiale degli astronomi che si occupa, fra le altre cose, della nomenclatura celeste.
Foresta Martin ha iniziato la sua carriera di divulgatore scientifico al Giornale di Sicilia, si è laureato in Geologia a Palermo e da 30 anni lavora al Corriere della Sera come redattore scientifico.
Ha scritto libri di divulgazione per studenti e compare nella popolare trasmissione Geo&Geo di Raitre.
Il pianetino o asteroide Foresta Martin si trova nella “fascia principale”, a circa 400 milioni di Km dal Sole.
Quando vengono scoperti i pianetini sono provvisoriamente battezzati con una sigla numerica; poi una commissione internazionale di astronomi li battezza con nomi di personaggi o località di tutto il mondo.
Il primo pianetino, Cerere, fu scoperto nel 1801 dall’astronomo Giuseppe Piazzi, presso l’Osservatorio astronomico di Palermo.
“Sono onorato e colpito da due coincidenze” commenta Foresta Martin.
“Innanzitutto da giovane ho studiato astronomia negli stessi locali dell’Osservatorio di Palermo in cui Giuseppe Piazzi scoprì Cerere.
Il pianetino che mi hanno dedicato ha lo stesso diametro dell’isola in cui sono nato: Ustica”

Altra fonte: Corriere della Sera

Jos Zagame Parlano di Ustica, Usticese , ,

Sicilian-Style Cooking

30 aprile 2009

compagno_cookbook

Pubblicato a New Orleans il ricettario:

Sicilian-Stile Cooking from Ustica to New Orleans.

All’interno è possibile trovere ricette della cucina italo-americana scritte dall’usticese emigrata in America, Maria Bertucci Compagno.

Guido Alessandri Parlano di Ustica, Ricette, Usticese , , , , ,