Clelia Ailara, a 28 anni, è la prima usticese ad aver partecipato ad una olimpiade.
Clelia nasce nel 1972, quando ad Ustica si avvia l’attività del Baseball (praticato dai maschi, a diferenza del Softball praticato dalle donne).
Trascorre la sua infanzia a giocare a baseball con i fratelli Antonino e Fabio, lanciatore il primo e ricevitore il secondo.
Il padre, Vito Ailara, è stato il fondatore ed il Presidente fino allo scioglimento della società nei primi del 2000.
La futura olimpionica inizia a praticare il softball nel 1985, all’età di tredici anni, quando con alcune compagne di scuola prova a formare una squadretta.
Le cose per Clelia vanno subito bene, percorre con grande entusiasmo e qualche bella affermazione la strada dei campionati giovanili : dai Giochi della Gioventù, dove in finale nazionale conquista la medaglia di bronzo, ai campionati nazionali di serie C2 e C1, il percorso è costellato da importanti successi.
Nel 1990 la squadra di Clelia, l’Ustica Softball Club, è già in serie B e disputa anche la finale per il titolo italiano della categoria Juniores. La giocatrice in quella occasione viene osservata dai tecnici federali e viene convocata per la prima volta nella nazionale italiana juniores con il ruolo di seconda base, anche se in tutti questi anni ha pure giocato nel ruolo di ricevitrice.
Nello stesso anno partecipa al mondiale con la nazionale juniores ad Adelaide in Australia e batte la sua prima valida in campo internazionale.
Subito dopo nel campionato europeo, a Praga, vince il titolo continentale.
E’ questa la sua prima medaglia a cui si aggiunge il prestigioso riconoscimento di “giocatrice più utile” del torneo.
Nel 1992 guadagna la serie A con la sua squadra di Ustica ed ottiene la sua prima convocazione nella nazionale maggiore.
Tra campionati, play off per lo scudetto, Coppa Italia, arriva nel 1994 al mondiale di Saint John, Terranova, Canada.
Nel 1995 vince, a Torino il suo primo titolo continentale assoluto.
Dal 1997 Clelia diviene la prima ricevitrice della squadra nazionale e, da titolare, vince altri due titoli europei, in Olanda e Belgio, e partecipa al campionato del mondo in Giappone dove il softball italiano si classifica per la prima volta al sesto posto.
Nel 1999 la qualificazione olimpica, aggiudicata con la conquista dell’unico posto riservato ai continenti Europa e Africa, dà il via ad una intensa preparazione in Cina, in Australia ed in Italia con la disputa di tornei con le nazionali più titolate del mondo.
Infine la partecipazione alle olimpiadi di Sydney 2000 dove, nella classifica finale, ottiene un prestigioso quinto posto, che è stato il miglior risultato di squadra dello sport femminile italiano e che ha determinato la qualificazione, per la prima volta, dell’Italia come testa di serie dei successivi campionati mondiali.
Altro prestigioso riconoscimento conferito all’Ambasciatrice di Ustica nel Mondo, è stato il premio Paladino d’oro del Filmsportfestival!
Brava Clelia e Grazie, sei stata per noi tutti l’Orgoglio di un’intera comunità.
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