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Il mare caraibico è made in Italy Ustica, l’ isola dei tesori sommersi

26 aprile 2009

isoladiusticaUSTICA - Eccola la capitale dei sub: ogni suo tesoro è nascosto.

Bisogna immergersi, buttarsi a capofitto nel blu profondo, giù per abissi e dentro caverne. Si precipita in un mondo incantato, sospesi nel silenzio, fluttuanti fra creature marine che normalmente si vedono soltanto negli acquari e nei documentari tropicali.

Ustica è tutto questo, la cima di un grande vulcano sommerso, le acque in cui Ulisse sentì il canto fatale delle Sirene.

Riserva marina dove è proibita la pesca, nasconde i fondali più belli del Mediterraneo, le acque più terse, le specie più rare…

Fonte: Repubblica

Ustica agricoltura di scoglio

25 aprile 2009

Segnaliamo un articolo redatto da Terrà sul ritorno all’agricoltura di Ustica.

A Ustica il futuro dell’agricoltura è legato ai giovani.

È infatti a un gruppo di ragazzi che si deve il rilancio delle attività agricole nell’isola di origine vulcanica più antica della Sicilia.

La coltura usticese più nota è sempre stata la lenticchia.

Anche se non mancavano altri legumi: ceci, fave e fagioli. A cui si aggiungevano il melone giallo, la vite e qualche frutteto sparso qua e là.

A questo indirizzo potete trovare l’edizione in cui è presente l’articolo (pagina 23).

Buona lettura.

Occhi Chi Nascinu

25 aprile 2009

La Cooperativa con sede ad Ustica si propone di valorizzare i Beni Culturali dell’isola siano essi di interesse archeologico, storico, ambientale e paesaggistico; di promuovere e sviluppare la realizzazione e l’esposizione di prodotti di artigianato e tipici locali; di organizzare e gestire eventi mostre, convegni, sagre, spettacoli e manifestazioni siano esse sportive, culturali, ludiche, nonché di interesse turistico.

Le attività organizzate dalla cooperativa sono finalizzate all’attivazione di nuovi servizi di intrattenimento del turista ed alla destagionalizzazione del turismo; le iniziative inoltre dovranno essere occasione di promozione del lavoro artigianale, che può divenire un’occasione di occupazione giovanile anche nel periodo invernale e, quindi, concorrere allo sviluppo economico dell’isola.

Fonte:  Occhi Chi Nascinu

Nodo - unità di misura -

24 aprile 2009

Il Nodo è un’unità di misuro della velocità.

Corrisponde ad 1 miglio nautico internazionale (1852 metri) per ora.

1 nodo = 1852 m/h

Il miglio nautico internazionale non va confuso con altre unità di misura molto simili quali:

  • miglio marino italiano, che equivale a 1851,6 m;
  • miglio marino inglese o miglio nautico inglese, pari a 1853,18 m;
  • miglio marino USA o miglio nautico USA, pari a 1853,24 m.

Non è previsto l’utilizzo all’interno del Sistema Internazionale, ma ne viene tollerato l’uso negli ambiti della navigazione marittima ed aerea.

Sub pedagnato per legge…

24 aprile 2009

Salve vampirizzati dalla subacquea……………
cosa sono i mezzi di segnalazione visivi di un subacqueo?

boa-sub-kPer subacquei che si immergono a distanza dalla costa o in immersioni di forte corrente, i mezzi di segnalazione visivi sono essenziali “attrezzi” per la sicurezza.

Mai sottovalutare le condizione del mare (il vento, le correnti, e la temperatura dell’acqua).

Il subacqueo in superficie puo’ avvalersi della sua voce (segnalazione acustica), ma non coprira’ distanze molto grandi sopra il suono del vento, di un compressore, o di un motore fuori bordo.

Il più semplice ed il meno costoso dei segnali visivi di superficie e’ uno specchio, ma può rompersi con facilita’ ed essere insicuro portarselo durante l’immersione.
Ci sono comunque dei produttori di specchi “waterproof” indistruttibili che possono essere trasportati nella tasca del Jacket.

pedagno-kUn altro e semplice segnale di superficie e’ il PEDAGNO (inflatable tube) di colore vivace rosso, arancio o giallo, che puo’ essere arrotolato su se stesso ed alloggiato in tasca del jacket.
E’ un tubo di PVC, urethane, o di nylon e puo’ essere gonfiato sia oralmente (valvola) che con sistema di gonfiaggio (erogatore).

Prima di acquistarne uno, e’ consigliato di valutarne il suo gonfiaggio fino al punto che la sua rigidita’ possa mantenersi visibile sopra il livello del mare (o onde).

Un pedagno troppo corto o di gonfiaggio precario non e’ di nessun utilizzo.

Il “Pedagno”, atrezzatura sempre consigliata ad avere in immersione, e’ arrivato sulla scala dei valori ad essere OBBLIGATORIO DI LEGGE (decreto 29 luglio 2008, n.146 - art. 91) per ogni SINGOLO subacqueo.

Non siate sprovveduti.

Altri equipaggiamenti visivi sono le luci a strobo che hanno il vantaggio aggiuntivo di essere utilizzati per le immersioni notturne come per le diurne.

Per segnalazioni di grandi distanze con piu’ impatto visivo esistono i “Flares” Fuochi subacquei, che possono essere estremamente pericolosi se usati impropriamente e causare danni severi alla persona.

Ricordiamoci che, sotto una forte o fioca luce marina, e’ difficile o impossibile individuare un subacqueo solo in superficie, sprovvisto di pedagno.

I segnali visivi, possono essere visti a distanze maggiori, che udire i segnali sonori (voce, fischietti) a parita’ di distanze.

Per le imbarcazioni:
Ricordiamoci di rispettare le distanze di 100 metri dalla boa segna sub in immersione (bandiera rossa con diagonale bianca), altrimenti, entrare nel perimetro a motore spento con i remi.

Impariamo a vogare, op…..op…….op…….op…….

…quando la natura chiama la vacanza.